Il freddo e la nebbia sono arrivati a Parma ma questo non ferma l’entusiasmo della nostra città per promuovere i propri prodotti tipici.
Dal 7 al 18 dicembre in piazza Garibaldi si svolgerà la 3° edizione di “Come una volta: il gran mercato della biodiversità”.
Anche quest’anno la piazza più importante della città si apre alla magia del pranzo di Natale, portando in scena i sapori di una volta e le tradizioni della nostra terra.
Saranno allestiti degli stand in legno dove si potranno degustare e acquistare i prodotti che hanno contribuito a rendere Parma ‘City of Gastronomy’ Unesco e allo stesso tempo conoscere questi produttori d’eccellenza.
Tra i prodotti che si potranno degustare e acquistare ci sono: salumi di suino nero di Parma (di cui è stata riconosciuta quest’anno la razza), anolini da asporto, merluzzo e baccalà, Parmigiano Reggiano di montagna, Culatello di Zibello Dop e di maiale nero, birra bio, mostarde, aceto balsamico di ciliegia, cotechino con purè, farine di grani antichi, panettoni artigianali, cioccolato e dolci della tradizione.
Non preoccupatevi: non si tratta del solito mercatino pacchiano di paese ma di un vero mercato di qualità!
Quest’anno ci saranno anche ‘ciclo street food’ per degustazioni itineranti nel centro storico: non ho capito esattamente come funzioneranno ma sarà mio compito inseguirli in bici, fermarli e assaggiare alcuni dei prodotti che offriranno e documentare il tutto sulla pagina FB!
Non mancheranno gli show cooking, gli incontri con specialisti del settore, critici gastronomici e docenti universitari e i laboratori didattici per le scuole. Qui l’intero programma
La giornata che dovete segnare in agenda e che vi consiglio di non mancare sarà domenica 11 dicembre, a partire dalle 17.
Ci sarà la celebrazione del primo anniversario dell’assegnazione dell’Unesco del riconoscimento ‘City of Gastronomy’ con un grande e affettuoso brindisi tra cittadini,curiosi e turisti in piazza Garibaldi. Verrà allestita una tavolata di 25 metri e si potranno assaggiare i prodotti offerti dai ristoratori parmigiani.