“Che macchina avete? Non è un Suv giusto?! No perché qui da noi le strade sono piccoline, sai!”
Al telefono c’è Andrej Bole, con il suo accento sloveno, e questa può essere una comune conversazione se gli chiedete di incontrarlo per visitare la sua cantina.
Siamo in località Roiano, bassa collina ma con pendenze interessanti, poco fuori da Trieste. Le strade sono quelle di secoli fa: ci passa soltanto un’auto.
Da circa 200 anni la famiglia di Andrej (sloveni triestini) abita qua. Oggi produce circa 10.000 bottiglie lavorando circa 3 ettari e mezzo di vite tutte su terrazzamenti.
Ci troviamo trai i 150-300 m sul livello del mare in zona sempre ventilata che aiuta a combattere malattie e muffe (anzi bisogna stare attenti a quando c’è tanto vento). Questo gli permette di effettuare pochi trattamenti annuali, il minimo indispensabile, unito a tante ore di lavoro in vigna.
Quello che si apre dai suoi terrazzamenti è un bellissimo anfiteatro sul mare con sullo sfondo il faro di Pirano e la Croazia baciate dal sole che tramonta.
Piccole macchie nere si muovono in questa cartolina: sono le navi che partono o attraccano al porto di Trieste.
Andrej non ha molto tempo per fermarsi a respirare il profumo di mare: qui il lavoro non gli regala pause. Ci sono i cinghiali da tenere lontani; le piogge abbondanti creano ristagni e vanno drenati; la cantina ha bisogno sempre di qualche lavoretto e, non meno importante, vanno consegni i cartoni di vino in città.
Ma sarà sempre disponibile ad accogliere un appassionato di vino nella sua cantina.
Durante le due ore che ho trascorso con lui mi sono fatto l’idea che Andrej non è solo un vignaiolo animato da una grande passione per il vino ma un vero promotore e conoscitore delle sue terre. Volete sapere la storia, geopolitica, gli aspetti sociali di Trieste? Bene, lui ve li racconterà mentre passeggerete tra i suoi vigneti e magari sorseggiate un bicchiere di Malvasia
E sicuramente vi porterà tra i filari per mostrarvi con orgoglio le vigne del ’36 piantate da suo nonno e che ancora oggi producono uva (di buona qualità) per il suo vino
Sono 3 i suoi vini bianchi vinificati in purezza
VITOVSKA:
vite antica, rustica, capace di sopportare le frustate della Bora nei freddi inverni e la siccità estiva. Questa vite considerata ormai autoctona produce un vino moderno per la sua finezza ed eleganza
GLERA:
il vitigno è lo stesso usato per produrre il più “famoso” Prosecco, ma in questo caso è fermo ottenendo un vino giallo paglierino con profumi delicati
MALVASIA ISTRIANA:
il vitigno dà il meglio di sé in queste zone carsiche con il quale Andrej ottiene un vino mediamente alcolico, fruttato che si adatta sia al pesce ma anche alla Jota, piatto tipico triesˈtiŋ.
Ad Maiora



