Il decimo giorno ci porta da Monte Sant’Angelo (Fg) ad Andria (Bt), per un totale di 110 chilometri pedalati: una tappa lunga, ma facilitata dai primi 20 di discesa. Dall’alto di Monte Sant’Angelo il panorama era splendido: si vedeva la pianura, completamente coltivata a ulivi, e poi il porto di Manfredonia, la costa, le saline di Margherita di Savoia e il mare.
Facciamo una prima sosta proprio alle saline (le più grandi d’Europa, le seconde al mondo) vicino alle quali è stata costruita una bellissima pista ciclabile che ci ha permesso di pedalare in sicurezza godendoci lo spettacolo: qui ci siamo fermati per fotografare la montagna bianca di sale estratto, grandissima e luminosa, che rifletteva i raggi del sole.
Tagliamo le saline a metà pedalando sempre sulla ciclabile e arriviamo a Trinitapoli (Fg), dove andiamo a scoprire il birrificio Decimoprimo, nato nel 2011 da un’idea di Michele Cognetti, birraio e proprietario dell’azienda.
Decimoprimo è un piccolo birrificio indipendente, partito con due fermentatori e oggi arrivato a sei: è un’azienda in forte crescita – ogni anno produce circa 1000 ettolitri di birra – grazie anche ai tanti premi internazionali che ha vinto negli ultimi anni per merito della qualità della sua produzione. La sua linea classica propine 4 tipologie differenti di birre, una birra stagionale alla zucca, diverse birre aromatiche con le quali il birraio si diverte a sperimentare e 4 birre acide (la birra acida si ottiene grazie a due fermentazioni, una tradizionale e una in barrique). Ogni etichetta racconta il significato del nome e la storia della birra che contiene, come se fosse una specie di carta di identità del prodotto. Anche il formato delle bottiglie è particolare: da 25 o 50 cl.
Noi assaggiamo la birra alla zucca, la Kowacchy: per produrla, le zucche vengono cotte in forno a legna, poi pulite e aggiunte alla birra in fase di bollitura.
Ripartiamo, per pranzo restiamo a Trinitapoli e ci fermiamo in un panificio a comprare della focaccia pugliese, la famosa focaccia con i pomodori; accanto al panificio troviamo il caseificio “Fior di latte”, dove riusciamo a vedere gli ultimi momenti di produzione della mozzarella. Approfittiamo per comprarne mezzo chilo, freschissimo, appena preparato: assaggiandolo riusciamo a sentire chiaramente la differenza tra il salato che rimane nella parte esterna, l’acido della fermentazione e il dolce del latte. Un pranzo ottimo, quindi, semplice ma dai sapori pieni.
Nella seconda parte della giornata optiamo per un fuori programma e attraversiamo la valle dell’Ofanto, il più importante fiume della Puglia. Pedaliamo tra immensi campi di frutteti, vigneti carichi di uva da tavola e da vino, e ovviamente uliveti.
Il percorso che seguiamo in base alle indicazioni del Gps ci porta a dover guadare l’Ofanto, non profondo ma con una bella corrente visto che il giorno prima aveva piovuto: comunque non c’era alternativa e quindi ci siamo tolti scarpe e calzini e abbiamo lentamente attraversato il fiume – nonostante l’acqua bassa, non è stato semplice perché la corrente era abbastanza intensa.
Dopo questa breve avventura, pedaliamo per altri 30 chilometri, sempre tra campi, frutteti e aree verdi; solo gli ultimi chilometri sono sulla provinciale e poi arriviamo ad Andria (Bt), la città dei tre campanili, dove dormiamo da Mura San Francesco Aparment, gestito dal gentilissimo Mario.
A domani, per un’altra bella giornata tra pedalate e sapori tipici!