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Cicloturismo
Amatrice bike tour: pedalare tra macerie e prodotti tipici
Novembre 15, 2018 by Davide Pagani in Cicloturismo

L’esperienza che si è appena conclusa, mi ha permesso di fare un tour in bici ad anello toccando le principale città colpite dai diversi sismi del 2016 (con l’aiuto della macchina).
L’obiettivo principale era quello di conoscere e incontrare le piccole realtà produttive, quelle che sono rimaste sul territorio nonostante tutto.

Arquata del Tronto (AP) – Accumoli (RI) – Amatrice (RI) – Cittareale (RI) – Norcia e Castelluccio (PG)

Arrivando dall’autostrada Adriatica, appena si lascia alle proprie spalle Acquasanta Terme ci si immerge nella catastrofe! È come se esistesse una linea invisibile, oltrepassata la quale, ci si ritrova in paesi distrutti.

Si incontrano decine di operai al lavoro per sistemare l’edilizia civile come ponti e strade. Sono molti i camion e le macchine con gli operai che lavorano 7 giorni su 7. Mentre le macerie delle case sono ancora lì.

Sono state colpiti molti paesini e frazioni incastonati in un luogo meraviglioso come i Monti della Laga e del Gran Sasso e i Monti Sibillini. Pedalare con il sole ad una temperatura perfetta di 14°C (a novembre!) mi ha permesso di catturare scorci fantastici con la macchina fotografica! Nelle campagne la vita continua come se non fosse successo nulla: il paesaggio è struggente e la natura è intatta!

 

LE COSE CHE MI HANNO COLPITO DI PIÙ
  • Pedalare tra le macerie, fermarsi e provare ad immaginare cosa ci fosse due anni fa in quella parte della città o in quella casa osservando ad esempio le macerie sotto ai piedi (spruzzino per la doccia, bambole, bottiglie, piastrelle) e pensare se qualcuno sia morto o sopravissuto.
  • Camminare la sera con il buio ad Amatrice: si ha davvero il senso di abbandono perché dalle finestre non si vede la tipica luce del “focolare domestico”.
  • Vedere intere case e frazioni che hanno retto ma con le ante delle finestre chiuse anche durante il giorno! Ormai inagibili.
  • Arrivare a Santa Giusta (frazione di Amatrice) e vedere tutti i palazzi ottocenteschi e ville “incatenati” e murati per evitare che crollino
  • Osservare gli scheletri delle case e degli edifici pubblici nelle frazioni di Pretare e Piedilama (frazioni di Arquata del Tronto): non è si è salvato nulla!
  • Pedalare per Norcia e non vedere più neanche una chiesa che ha retto alle scosse (e ce n’erano davvero tante).
  • Scrutare da lontano Castelluccio di Norcia che galleggia sulla nebbia accanto al monte Vettore ma poi fare zoom con la macchina fotografica e notare che è tutto distrutto.
  • Camminare sulle macerie di Castelluccio di Norcia osservando la faglia sul monte Vettore, “responsabile” di tutto quello che è successo!

 

La gente vuole parlare, vuole confidarsi e raccontare quello che ha passato! Non sono riservate o introverse ma anzi hanno piacere a condividere con gli ospiti una parte della loro vita degli ultimi 2 anni.

I produttori locali sono la speranza nel poter far vivere questi paesi. Perché puoi ricostruire tutto da capo ma se non crei un tessuto economico e sociale, allora sarà destinato a spegnersi lentamente.

A parte Norcia, tutti gli altri paesini erano le oasi preferite dai romani per trascorrere il week end o le vacanze estive. Ora però questo sistema si è fermato ed è difficilissimo convincere un giovane o una famiglia a rimanere sul territorio senza una prospettiva futura.

Alcuni produttori che ho incontrato, al netto di tutti i problemi che hanno tutt’ora, mi hanno riferito che il terremoto è stato un’opportunità per farsi conoscere e per vendere più prodotti. Molti hanno dovuto dire di no a chi voleva acquistare prosciutti, pecorini o altri prodotti.

Altri invece, chi lavorava più con i locali, oltre ai danni materiali, deve anche faticare per trovare nuovi mercati dove vendere i propri prodotti.

Tutti però concordano sul fatto che senza la solidarietà di TUTTI gli italiani, dopo due anni, nessun sarebbe ancora sul territorio ma ci sarebbe stato un enorme esodo.

 

Il mio piccolo consiglio è quello di andare a vedere con i propri occhi quello che è successo nel 2016 e perché, incontrare i produttori.

Ho trovato veramente prodotti di qualità dovuti a tecniche di produzione e tradizioni della meglio “cultura contadina e pastorizia”.

Sarà una bella sfida per loro rimanere dove hanno deciso di vivere ma sono convinto che ce la potranno fare!

 

LISTA DEI PRODUTTORI INCONTRATI:

Agrituturismo Alta Montagna Bio: CARNE BOVINA, SALUMI DI MAIALE e OTTIMA OSPITALITÀ
Loc. Madonna delle Coste,2, Accumoli RI

Sa.no. PROSCIUTTI, GUANCIALE DI AMATRICE E SALUMI
Via Salaria Nuova, Km 141,900, Accumoli RI

Azienda Antonio e Paola Capanna IL (VERO)PECORINO DI AMATRICE
Frazione Pinaco – Arafranca ad Amatrice

Azienda Casale di Nibbi: FORMAGGI DI VACCA, FRUTTA E CONSERVE
Casale Nibbi, fraz. di Amatrice

Maneggio Il Destriero GUANCIALE DI AMATRICE, SALSICCE e MORTADELLA di SANTA GIUSTA
Frazione Santa Giusta, Amatrice RI

Agriturismo Lu Ceppe: OTTIMA OSPITALITA’ e CUCINA LOCALE
Via Gentili, 3, Cittareale RI

Cioccolateria Venusta Nursia: CIOCCOLATO CON TARTUFO
Via della Stazione, 43, Norcia PG

Macelleria Norcineria De Li Tappi: MAIALE CINGHIATO e SALUMI
Via Case Sparse, 525/a, Norcia PG

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Davide Pagani

CHI SONO

DAVIDE PAGANI

Cicloturista enogastronomo.
Nel tempo libero adoro
girare con la mia bici
per andare a scoprire
nuovi territori e produttori!
L'Italia in bici è ancora più bella

 

 


 

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