“AGGIORNAMENTO FEBBRAIO 2019”
Il servizio Vélib è stato sostituito con un nuovo bike sharing. Mi tocca ritornare a Parigi a testare quello nuovo.
Nel mese di gennaio ho approfittato del periodo di bassa stagione per visitare per la prima volta (ebbene sì) Parigi. Anche se gennaio è un mese che non stimola ad usare in bicicletta, non ho potuto resistere a fare un tour di circa 25km per le vie della città.
Inizialmente ero pronto per noleggiare una bicicletta da un privato ma dopo qualche ricerca e ottime recensioni ho deciso di utilizzare una delle 23.600 biciclette del bike sharing Vélib’ per un totale di 1.800 stazioni dislocate ovunque (ogni stazione dista circa 300m). Costo giornaliero? 1,70€ di cui la prima mezz’ora gratuita. Per il biglietto di 7 giorni il costo arriva a 8€.
Vélib’ ha realizzato inoltre un’app che funziona anche offline con una mappa geolocalizzata e con tutte le stazioni e il numero di biciclette presenti.
Per prendere a noleggio una bicicletta non bisogna firmare nulla o incontrare qualcuno. Questi sono i brevi step da seguire
– primo passo, si deve trovare una stazione Vélib’.
– ogni stazione ha un computer dal quale si avvia la procedura per noleggiare una bici (c’è anche la lingua italiana)
– si lascia una cauzione con la propria carta di credito di 150€ per eventuali furti o danneggiamenti
– si ottiene un codice personale Vélib’ che si utilizza ogni volta che si preleva una bicicletta
– si deve creare un codice pin per evitare che qualcuno utilizzi il proprio codice Vélib’
– si controlla che la bici sia gonfia e funzionante (questo l’ho visto fare dai parigini stessi)
– infine si seleziona il numero corrispondente alla bicicletta scelta e si inizia a pedalare
La prima volta è un pò macchinoso: ma una volta capito come funziona non è più un problema
Per muovermi avevo con me il mio GPS con già la traccia che avevo studiato a casa. L’idea era quella di attraversare le zone e vedere i monumenti più importanti tutti di fila.
Non si può avere un giudizio completo, ma mi è parso di pedalare in una città “amica dei ciclisti” dove ci sono parecchie piste ciclabili o corsie degli autobus condivise anche con le due ruote.
Inoltre: quello che in Italia è un tabù, in Francia è la normalità: il “senso unico eccetto bici” (contromano ciclabile) permette di avere ancora più libertà di movimento.
PRO
– rapporto qualità/prezzo ottimo
– risparmi sull’acquisto dei biglietti cari della metropolitana
– le luci anteriore e posteriore funzionano sempre, per i ciclisti parigini essere visibili è una priorità
– fitta rete ciclabile
– Parigi è bella anche a gennaio, non voglio immaginare con la bella stagione
– “senso unico eccetto bici”, da importare anche in Italia
– l’aspetto più importante: in bici ti godi al 100% Parigi nella sua bellezza, eleganza e sontuosità. Inoltre riesci a orientarti e memorizzare la posizione dei diversi monumenti
CONTRO
– le biciclette di velib sono pubbliche e come spesso capita, non tutti le trattano come “bene comune”.
– sono biciclette pesanti e robuste, con soli tre rapporti. Per chi non usa spesso la bici può essere molto faticoso
– sellino duro e poco comodo
– Parigi non è pianeggiante, ci sono delle salite che richiedo un certo sforzo. Spero possa consolare sapere che i fattorini di foodora e deliveroo consegnano pranzi e cene in bici anche a Montmartre!
– nei parchi pubblici è vietato entrare con le due ruote
– Parigi è una metropoli con un intenso traffico automobilistico: non bisogna lasciarsi intimorire dal numero elevato di automobili.